Artists

ELISA VLADILO

Si diploma all’Istituto Statale d’Arte Nordio di Trieste, seguono poi gli studi di scenografia all’Accademia di Brera e all’Accademia di Venezia. Lavora nel campo della scenografia, della grafica e dell’architettura fino al 1989, quando inizia la sua carriera artistica. Viene selezionata per la mostra Whitechapel Open nel 1998, nello stesso anno ottiene la borsa di studio della Pollock – Krasner Foundation di New York, nel 2000 vince una residenza d’artista a Berlino assegnata all’interno di un progetto europeo di scambio tra Berlino e Londra, città nella quale lavora e risiede per 3 anni (1997-2000).

Il colore costituisce fin dagli esordi il segno distintivo della ricerca di Elisa Vladilo che dalla metà degli anni Novanta interviene nel paesaggio, in spazi urbani e ambienti interni. Privilegiando il colore puro e tonalità accese di rosa, giallo, arancio, verde e azzurro, l’artista ha definito una personale gamma cromatica per alterare o enfatizzare le qualità e i significati dello spazio, modificandone la percezione e l’uso. Realizzati con pittura lavabile o materiali morbidi come il feltro (ad es. The Melting Tower, Villach, Austria, 2012), gli interventi di Elisa Vladilo occupano, modificano, si sovrappongono, nascondono o sottolineano elementi architettonici, spaziali e naturali, diventando matrice d’inedite sollecitazioni sensoriali e relazionali. Investono l’intero corpo oltre che la vista, il tatto e l’udito, talvolta integrando i progetti con un elemento sonoro (ad es. Summertime, Trieste 2010 o The Sound of Colors, Celje, Slovenia 2010).

I colori di Elisa Vladilo introducono negli spazi naturali e urbani momenti di sospensione giocosa, anche fiabesca, aggiungendo sfumature emotive e immaginative che ne riscrivono le funzioni ordinarie. I colori vibranti assicurano allo spazio un inedito potenziale comunicativo, attraverso una grammatica del colore d’immediata comprensione, all’apparenza basica e essenziale. Per l’artista il colore solare, portatore di vitalità, possiede una potenzialità sociale. Gli interventi cromatici di Elisa Vladilo spesso riscrivono la tessitura urbana creando temporanei luoghi ospitali, di sosta, incontro e relazione (ad es. My Favourite Place, Trieste 2007; DOTCOMmunity, Trieste 2015; Spazio Linea Superfici, Trento 2019). Collabora con la galleria EContemporary dal 2022.